martedì 5 aprile 2011

Una certezza: si parte

Aveva quasi cominciato ad accettare scommesse anche la snai, tanto nessuno sapesse un cazzo relativamente alla domanda "ma quando cazzo parti?", ma alla fine dopo tante supposizioni, calcoli, conferme e smentite c'è l'ufficialità. si, si parte; si, si parte domani; si, ho un biglietto aereo: a 25 ore dalla partenza, dopo un fitto carteggio con gente mai sentita prima, dopo aver mobilitato gente di chissa che cazzo di uffici, qualche buonanima in qualche cupo cunicolo in un paese piovoso è riuscita a prenotarmi un aereo e a darmi un numero di prenotazione. apposto. Unita alla precedente conferma della prenotazione dell'albergo, ora ho un dove-come-quando per domani.
ma giusto perchè ormai ho iniziato un post, e giusto perchè è giusto fare delle premesse (giusto?), è d'uopo fare un passo indietro per spiegare, soprattutto a chi non interessa, come e perchè siamo arrivati a questo punto.

dopo bagordi zingari, il valto è colpito da un improbabile quanto malsano senso del dovere che gli suggerisce di cercare un minchia di lavoro per mettere a frutto la sua poco sudata laurea con molto mediocri voti. dopo mesi in cui il nostro sostiene molti colloqui raccogliendo pochi no e ancor meno si, e quando ormai il nostro s'era quasi deciso a riprendere la via dello zingarismo intercontinentale, qualcuno ha l'incauta idea di assumerlo.
La cosa non è però così facile come sembra: il valto viene assunto dalla temibile Kerry foods, multinazionale irlandese nel mondo degli ingredienti e aromi alimentari, e fin qui tutto bene, quello che complica le cose è una serie di elementi che contribuisce ad alimentare la leggenda del LAVORO CHE NON C'E.
In pratica, io (bast parlare di me in terza persona), sono assunto in un neo-creato ufficio a Dublino, nel ruolo di aiutante di un neo-capo italiano (che è il tipo che m'ha assunto). Dipendo da un ufficio a dublino ma non posso andarci, perchè non hanno un pc da darmi, il pc lo devono ordinare in inghilterra, e da li poi forse arriva in irlanda, ci vorrà un paio di settimane...o forse un mese? col capo sarò in contatto via telefono, perchè lui nel frattempo, s'è trasferito in irlanda, però ogni tanto è in inghilterra...vabbè se passa da torino però magari ci incontriamo? posso lavorare da casa? ma certo, che problema c'è...e così da un mese e qualcosa io mi sveglio alle 8 e mezza di mattina e mi metto alla scrivania in camera mia aspettando la chiamata che ogni tanto arriva ed ogni tanto no.

Ma a quanto pare il lavoro è vero, e dopo una settimana di bevute d'addio domani si parte veramente. vedremo.

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